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addio! 71

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Addio, Firenze, Paggi, 1897.djvu{{padleft:85|3|0]] sua fiducia indifferenza, e tutto il suo contegno mi pareva ispirato da un insopportabile orgoglio.

Per la prima volta, forse, corrisposi aspramente alle sue carezze.

Egli mostrò di non accorgersene e si chiuse in un silenzio pieno di riserbo e di dolcezza.

— Ma è dunque cieco! — mormorai fra me con dispetto — ah, questi uomini di ghiaccio è un peccato l’amarli!....

La giornata minacciava di essere eterna; lessi un poco ByronDante mi era diventato noioso da un pezzo — Parisina mi piaceva più che l’arcivescovo Ruggeri.

— Signora — gridò a un tratto la mia cameriera entrando precipitosamente — si è fermata una carrozza. La signora non ha detto se riceve...

— Sì, sarà una distrazione.

— Ma siccome non è vestita...

— È vero: allora non ricevo.

In quel punto sentii la voce del marchese che ordinava al domestico di annunciarlo.

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