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74 addio!

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In un baleno egli fu a’ miei piedi stringendomi appassionatamente, tempestandomi di baci che io ricambiava tremando, e in quel supremo delirio, in quell’estasi senza nome, tutto fu dimenticato.

Una voce ci svegliò — voce terribile come la squilla del giudizio finale.

— Valeria!

Ci scostammo sbigottiti.

Il colonnello entrò turbato in volto e agitatissimo. Non vide neppure il marchese. Mi porse una lettera fissandomi cogli occhi pieni di lagrime.... Dio!

Mio padre era moribondo.


Cadere dal cielo negli abissi — essere stella e sciogliersi in fango — passare dall’amore alla morte — dalle braccia ardenti dell’uomo adorato alle gelide braccia di un vecchio padre che non si osa più guardare in volto.... Tutto ciò io provai.

E come l’impronta viva, rovente di quei baci mi tornava alla memoria, nella eterna notte che trascorsi al letto dell’agonizzante! Come l’imagine di Massimo cara e bella

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