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PREFAZIONE

ALLA SECONDA EDIZIONE

Quando al primo apparire di questo volume — 1877 — quasi tutta la critica italiana si slanciò su di esso e su di me con una veemenza veramente straordinaria (trattandosi di un autore giovane e di una donna), la critica pensava forse che a chi si mette in pubblico si ha il diritto di dire qualunque cosa, anche delle insolenze. Io ebbi allora gran bisogno di essere forte, e lo fui; e posso dire ora colla calma di chi ha perdonato: Volete essere giusti? Esaminiamo insieme questo libricciuolo che vi ha tanto scandalizzati; vediamo,

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