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anima sola. 113

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Chinai il capo — come mi ricordo! — un filo delle perle che avevo intorno al collo si ruppe, e mentre cercavo a tentoni le perle, nello stesso modo che un momento prima avevo cercato le idee, risposi: È vero, non so parlare.

Che pensaste di una frase così semplice? Vidi bene che non l’avevate intesa nella profonda angoscia morale che racchiudeva. Ma ve lo dico adesso, io ho passato la vita col desiderio della parola. Come l’ho sognata una persona che sentisse come me, che soffrisse e che godesse per tutto quello che soffro e godo, e che mi amasse e che io amassi, alla quale poter dire tutto. Ma se non posso dire tutto, a che scopo parlare? Capite?

Fu così, fu in seguito al silenzio di tutta la mia giovinezza che per una reazione disperata entrai in una carriera dove finalmente avrei parlato; non colle

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