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Convenite che per un primo amore esso non è affatto comune. Risponde a quel bisogno di innalzamento, che in urto col mio destino mi rattristò tutta la giovinezza. Immatura ancora per l’amore credevo di amare, ed amavo veramente, un simbolo: colui che a’ miei occhi inesperti rappresentava la maggior bellezza, il maggior ingegno, la più alta nobiltà, l’impossibile, l’inarrivabile, il sogno. Vi sono parole che hanno in sè stesse il potere di sollevare l’ideale anche quando nessuna realtà vi corrisponde.
A tentoni.
Mi avete detto una volta che voi non conoscete l’antipatia, ma più di venti volte io l’ho sorpresa nei vostri occhi,
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