< Pagina:Neera - Anima sola.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

anima sola. 61

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Anima sola.djvu{{padleft:69|3|0]] spuntavano sui nostri passi. Mi ricordo quanto a lungo vagheggiai la voluttà di bere alla fonte, con la bocca nell’acqua; ma un giorno che mi arrischiai a farlo, mia zia esclamò scandalizzata: “Si può vedere di peggio? beve come le bestie.„

A poco a poco s’addensò nel mio cuore un odio per i sentieri da cui non potevo uscire, per i ruscelli cristallini filtrati nel bicchiere di pelle nera, per le spianate ombrose dove l’erba era cosparsa di cartocci vuoti e di ossa di pollo, e per tutto quel popolo di erba compiacente, per le innumerevoli pratelline, per i bottoni d’oro che ognuno coglieva ponendoseli all’occhiello, per i ciuffi di lattuga selvatica dai quali si aprivano come chiari occhi azzurri i cari fiori che avrei tanto amato, e che detestai dal giorno in cui li vidi galleggiare al di

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.