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e il vasaio 145

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— Qui non c’è osteria?

— Signor no. Ma una dozzina d’uova sono subito trovate.

— E cuocerle?

— Se non è che questo, me ne incarico io. Ho uno zio cuoco e l’arte non mi riesce affatto nuova. L’avverto a questo proposito, che se lei vuol tenere galline, io conosco perfettamente il metodo di allevarle, faccio covare le uova, svezzo i pulcini a trasformo i galli in capponi.

Il poeta pensava che quell’uomo era come ve ne sono pochi, di cuore semplice ed aperto. Quant’a lui, poveretto, si sbracciava per fargli cortesie; dal momento che un piede in casa lo aveva ancora, egli si sentiva felice

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