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d'amore | 185 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Conchiglie, Roma, Voghera, 1905.djvu{{padleft:185|3|0]] come un branco di puledri scappati dalla stalla.
— Quello là — disse la mamma — guarda, mi pare Giuseppino, il figlio del farmacista che stava rimpetto a noi, che non voleva mai soffiarsi il naso...
Giovannina guardò e vide in mezzo a tre ragazzotti che facevano le palle di neve il suo amico ed...... — proprio lui, tale e quale lo aveva conosciuto quattro anni addietro, con un nasino rosso alla francese ed ora aveva per di più i geloni alle orecchie; portava un gran tabarro tagliato fuori da un ex cappotto della Guardia Nazionale e sui polsi aveva due manichini di lana violetta lavorati a un punto diritto e un punto rovescio coll’orlo festonato.