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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Conchiglie, Roma, Voghera, 1905.djvu{{padleft:88|3|0]] dubitato un solo istante che le premure di quella brava persona si tradurrebbero in tortellini; la sua passione, la sua unica passione.

Svolse dunque con prestezza la fune sottile che legava il corbello gridando a Menica d’in sulla soglia della cucina: Portami il piatto per i tortellini. Mentre la Menica accorreva col piatto, la signora Marianna che aveva svolto tutto quanto l’involto arretrò d’un passo esclamando: Che bestiaccie sono queste? — E si dipinse nel suo volto una tale contrarietà, quasi schifo e terrore, che peggio non poteva essere se avesse visto il Basilisco.

Piano, piano, senza quasi toccarle, le smosse, le fiutò, arricciò il naso, tentò col-

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