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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Conchiglie, Roma, Voghera, 1905.djvu{{padleft:89|3|0]] l’unghia un becco lungo e duro che sporgeva tra un ammasso di penne macchiate di sangue, asciugossi subito il dito nella cocca del fazzoletto e come sintesi riassuntiva di quell’esame disse: Per me, di questa roba non ne mangio.
— Che vogliono mai essere? — chiese la Menica osservando a sua volta i due bipedi piumati che giacevano nel corbello. — Ho inteso parlare di galline Faraone...
— Che galline! — interruppe sdegnosa la signora Marianna. — Codesti sono uccellacci.
— Notturni?
— Forse.
Quando il marito tornò dall’ufficio la signora Marianna cui non era passata la mortificazione della spe-
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