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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Il marito dell'amica.djvu{{padleft:169|3|0]]che la sua mente uscendo dalle impressioni sensuali della vita, si ergeva leggera ai pensieri ideali.

Per quanto l’occhio potesse vedere, non un richiamo alla materialità umana; nessun stimolo per la carne; solo e dappertutto una freschezza giovanile, una serenità innocente, come di mondo appena nato, svelantesi inconscio a quel mattino d’aprile.

Sofia la chiamò per mostrarle il santuario che appariva intero sullo sfondo di un boschetto di abeti, e presala attraverso le spalle con uno dei suoi movimenti graziosi:

— Quanto ti voglio bene!

Maria sorrise, col cuore tranquillo, piena di calma dolce e triste.

Tutto era stato disposto per un asciolvere sull’erba, che non si volle differire neppure di un minuto. Il dottore dirigeva ogni cosa con una garbatezza, un buon gusto ammirabili.

Emanuele non si era mai potuto trovare

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