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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Il marito dell'amica.djvu{{padleft:180|3|0]]null’altro; affrettò il passo, leggera, come se due ali la portassero.
Fu svegliata bruscamente dall’estasi. Una coppia moveva verso lei, Sofia ed Emanuele; Sofia la chiamava forte, battendo le mani per il piacere di averla ritrovata, assicurando che temeva fosse caduta nel burrone. Quando le fu vicina volle abbracciarla, secondo il suo costume; Maria la respinse, sotto l’impulso di una avversione repentina.
— Mi pare indisposta — susurrò Sofia all’orecchio di Emanuele, e volgendosi di nuovo a lei, graziosissima, le disse: — Vuoi prendere il braccio di mio marito?
Le due parole mio marito trapassarono Maria da parte a parte; ella fece un balzo, turbatissima; rispose di no, in modo secco, che non ammetteva replica.
Sofia sul momento restò mortificata, ma raggiunta la compagnia non pensò più all’amica, mettendo tutto sul conto dei nervi.