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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Il marito dell'amica.djvu{{padleft:202|3|0]]dagli sguardi sempre fissi su Maria, dalla voce che aveva per lei intonazioni tenere e tremanti, come di carezza trattenuta. Non vedeva più altro di quanto lo circondava; il suo scoraggiamento d’uomo che non crede a nulla cedeva a una invasione di ebbrezza giovanile, quasi fanciullesca, semplice e primitiva nel suo modo di rivelarsi. Maria ne era atterrita e commossa.

— Ma badate — gli disse in uno degli intervalli che restavano soli — vi fate scorgere.

Egli la guardò, colpito dal rimprovero, e scuotendo il capo risolutamente:

— Così non è possibile vivere, Maria.

— Lo so — mormorò lei, chinando gli occhi avvilita — è una infamia di tutti i momenti.

Egli volle protestare contro quella parola e le si fece vicino. Maria, tendendogli la mano ferma che lo allontanava, gli chiese a bruciapelo:

— Credete sia una sola la prova d’amore che una donna può dare ad un uomo?

— Una sola — rispose Emanuele senza esitare.

Maria tornò a chinare gli occhi.

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