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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Il marito dell'amica.djvu{{padleft:224|3|0]]senza renderli, giuocherellando con essi, mordendoli leggermente.

Un fumo sottile d’ebbrezza serpeggiava da coppia a coppia in quella festicciuola alla buona, dove nessun cerimoniale e nessuna etichetta frenavano gli istinti del piacere.

Dopo si combinò la quadriglia. C’era un gran movimento; la preoccupazione delle signore era quella di assicurarsi un cavaliere.

— Lei non balla più? — le chiese la Guidobelli, scrutandola co’ suoi occhietti impertinenti.

Maria, rispose di no e per evitarla diede di capo nella Bonamore, la quale, premurosamente, e fece osservare che aveva l’abito gualcito.

Maria si scusò dicendo che s’era sentita poco bene; e andò a rifugiarsi dietro un paravento, nell’angolo del camino.

In quel momento di calma tornò a passarle nel cervello la visione della casetta solitaria dove avrebbe potuto nascondere agli occhi di tutti il suo amore, dove rotto ogni legame col mondo

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