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— Cara piccina, chi ti ha messo in testa queste brutte idee?

— Chi? Nessuno. Le vedo io.

— E dove le vedi?

— Dappertutto.

— No, dappertutto, da un lato solo.

— Ah! sì, il tuo solito lato. Puoi parlare così perchè sei felice.

— Se trovi che è una felicità l’essere vedova a ventotto anni.... sola al mondo....

Era vero. Come mai Sofia aveva potuto dimenticare i suoi doveri di ospitalità, la sua amicizia, per perdersi in digressioni personali? Un momento, in carrozza, Maria le aveva accennata la sua vedovanza, e poi più nulla; ella non s’era curata di domandarle altro. Rimediò nel solito modo, eccedendo sempre, con una valanga di abbracci.

— Povera Maria, perdonami! Oh! ma dimmi, sei stata felice?

— Secondo ciò che s’intende per felicità.

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