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— Hai trovato un marito almeno che avesse i tuoi gusti, le tue abitudini; che amasse quello che tu ami e abborrisse quello che tu abborri? Un marito tenero, appassionato, previdente, compiacente?....

Maria ebbe un accesso di schietta ilarità.

— Che ritratto fantastico! Questo, mia cara, non è un marito, è un amante.

— Ah! — fece Sofia trionfante — lo confessi dunque, i mariti non sono così.

— Senza dubbio.... ma essi sposano; è il gran merito che hanno sugli amanti. I sospiri, le dichiarazioni, i madrigali di tutto coloro che ci fanno la corte, non valgono il solo, semplice di colui che ci dà il suo nome. È il poema in confronto del sonetto; non si può giudicarli alla stessa stregua, e non si può pretendere dal poema il ritmo grazioso e leggero di un sonettino.

— Tanto grazioso! — sospirò Sofia.

— E tanto leggero — appoggiò l’amica. —

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