< Pagina:Neera - Il marito dell'amica.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

— 31 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Il marito dell'amica.djvu{{padleft:41|3|0]]birci un po’ di noja.... non è lui certamente che potrebbe comprenderti, cara la mia Mariuccia.

— Mi spaventi — rispose Maria abbozzando un sorriso, e poichè il passo del marito già risuonava nella stanza vicina, aggiunse:

— Ma chi hai dunque sposato?

— Non te l’ho ancor detto? Vedilo, il professore Emanuele Campo....

Maria emise un grido rauco, soffocato; fu assalita da uno smarrimento improvviso; si aggrappò colle mani contratte ai bracciuoli della poltrona quasi temesse di cadere; e Sofia nulla vide, nulla udì, essendo balzata verso l’uscio, spalancandolo, con fracasso di imposte sbattute e di allegro vocìo.

Emanuele Campo entrò. La camera, che Sofia aveva assegnata all’amica, confinava col gabinetto verdemare, me-

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.