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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Il marito dell'amica.djvu{{padleft:45|3|0]] prima volta alla fanciulla che viveva col padre nella casa solitaria. Era serio, studioso, calmo; armonizzò subito coll’ambiente e colle persone. Le vecchie mura annerite videro un ospite di più — non un sorriso di più. Per qualche tempo Emanuele e Maria non ebbero che rapporti superficiali; parlavano delle loro letture, gravi entrambi, presente il padre che dava consigli.
Il giovane professore aveva una ricca biblioteca di classici latini e greci sui quali passava le notti.
Uscendo da’ suoi colloqui coi morti, una specie di freddezza gli rimaneva sul volto e nelle parole sempre misurate. Al suo temperamento poco espansivo, la rigidezza di studî severi aggiungeva una parsimonia di forma che lo avvicinava ai suoi eroi prediletti, i laconici greci.
Maria, seria anch’essa, sentì prontamente una viva simpatia per il suo compagno di prigione; ma era appassionata, avida d’amore, e la simpatia non poteva aver freni.