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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Il marito dell'amica.djvu{{padleft:61|3|0]]andava sviluppandosi e facendosi sempre più intima e pericolosa, per l’incontro degli sguardi fuggevoli, per una parola detta a caso e nella qule essi ritrovavano un lembo del passato, per certe inflessioni di voce, che ricordavano loro tante ore di felicità.
Gli occhi di Emanuele, di un grigio dolce e freddo, si posavano senza audacia, ma con una attrazione frequente e prolungata sul volto e sulla persona di Maria; un momento le parve che egli le guardasse la bocca con insistenza; arrossì e si ritrasse istintivamente.
— Mangi sempre così poco? — le domandò Sofia.
— È un’abitudine.
— Americana? Oh ma qui bisogna cambiarla; ora devi ritornare milanese... poichè non ci abbandonerai più, spero?
Maria fece un gesto vivace.
— Come? vuoi tornare laggiù?... e per che fare, mio Dio?