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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Il marito dell'amica.djvu{{padleft:64|3|0]]
— Guarda, se non ti ho sempre voluto bene. Ho ancora questo schizzo campestre che mi hai regalato l’ultimo anno di collegio. C’è scritto di tuo pugno: «Alla mia cara Sofia.»
Un foglietto scappò fuori dalla cartella e cadde sul tappeto. Emanuele lo raccolse lestamente.
— Rendilo — disse Sofia tendendo la mano.
— Al suo legittimo proprietario — rispose Emanuele accostandoselo al petto. — Sei stata tu che me lo hai portato via per copiarlo.
— È vero, ma siccome non l’ho copiato... — Glielo prese con femminile imperio, e lo mostrò all’amica. Era il Bacio di Francesco Hayez; ma Maria doveva conoscerlo da molto tempo, esso doveva ricordarle una folla di tormentosi pensieri, perchè lo guardò appena e si alzò in piedi, incapace di dominarsi più a lungo.
Quel dialogo d’amicizia a sostrato d’amore, tutti quei sottintesi, quelle tacite complicità la mettevano in uno stato di agitazione penosa e paurosa.