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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - L'indomani.djvu{{padleft:151|3|0]] cingallegre che volavano d’albero in albero; l’occhio vagante, il pensiero alato.

Egli si fermò di botto.

— Che cosa guarda? — domandò Marta dopo di aver aspettato qualche istante.

— Coraggiosa bestiola!

Questa esclamazione non essendo una risposta, Marta si pose anch’ella a guardare.

Tra due rami d’acacia un ragno aveva gettato i suoi fili dall’alto al basso, regolarmente, per accingersi poi a lavorare in tondo la tela; un bruco cadendo da un ramo superiore, gli aveva rotto uno dei fili, ed esso stava rimettendolo da capo.

— Non è coraggio questo?

Marta sorrise.

— Ma non basta. Aspetti un momento, tanto che esso abbia attaccato il filo. Benone! Or ecco un colpo della sorte.

Diede un buffetto, coll’indice e il pollice, al nuovo filo.

— Cattivo! — fece Marta.

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