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— La mettevo nei primi tempi — rispose Marta con esitazione — poi mi parve di sciuparla inutilmente.

La signora Oldofredi rimase pensierosa su quell’inutilmente.

— Noi donne — disse poi — dobbiamo avere molta cura della persona, delle vesti, di tutto ciò che indica pulitezza e grazia; specie quando si ha per marito un giovinotto.

— Oh! — interruppe Marta — Alberto non bada a queste cose.

Tacquero, trascinate entrambe dai loro pensieri, divise per modo che dopo un po’ di tempo si guardarono in faccia disorientate. Molto c’era da dire da una parte e dall’altra; immenso il desiderio di chiedere, di confidare, ma un pudore ed un orgoglio di donna le tratteneva. La madre si accontentava di guardar Marta intensamente, studiandone il volto affilato, e Marta si lasciava covare da quello sguardo, restando dolce, malinconica, sempre un po’ distratta, coll’aria di una persona che assiste a delle visioni.

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