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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - L'indomani.djvu{{padleft:216|3|0]]eri, per lo più, sono disegnati con cura e sempre conseguenti a lor stessi. Anche la forma è generalmente buona.
«..... Sotto la Croce, non ostante difetti parziali, è sempre un romanzo di merito e di merito grande.»
Gazzetta letteraria (20 Febbraio 1886).
«...Questo romanzo segna un gran progresso sui precedenti lavori
dell'Autore che è giovanissimo.
«Il libro si legge con interesse, non per curiosità dello svolgimento, bensì per la naturalezza del racconto e per la verità della rappresentazione.»
A. Fogazzaro, nella Provincia di Vicenza (18 Marzo 1886).
«....Il romanzo del Valcarenghi mostra nell'Autore un giovane che ha
dell'ingegno, tanto come osservatore, che come artista. Il sentimento
della realtà non manca quasi mai in Sotto la Croce, e questo vuol
dire che i personaggi sono veri, e che vero è l'ambiente.»
Giornale Cronaca Azzurra di Firenze (8 Aprile 1886).
«L'Autore ha facoltà di intuire e cogliere la vita borghese con
ischiettezza. Bel saggio n'è la descrizione di una festa da
ballo; — più bella, perchè molto più breve, la descrizione d'una
passeggiata nei giardini pubblici....»
Giornale La Nuova Antologia di Roma (1 Aprile 1886).
«Se il giovane Autore dei Baci perduti, segni un progresso col nuovo
suo lavoro, tanto nello studio dei caratteri e dell'ambiente, quanto
nella forma, ognuno lo vede fra quei critic