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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Lydia.djvu{{padleft:117|3|0]] brutali, di tutto ciò che vi è di cattivo nella natura umana; se ne sentiva umiliata. La sua purezza di sensitiva la consigliava a rifugiarsi in sè stessa davanti a simili attacchi.

Dal fondo del viale venivano i fratelli e le cognate di Costanza, tranquillamente allegri, macchiando di punteggiature animate il verde del parco.

Lydia mise in ordine i suoi braccialetti, riprendendo il sorriso civettuolo, sentendosi forte, sentendosi superiore.

Rise c motteggiò tutto il tempo del pranzo, rivolgendosi di preferenza agli uomini con una disinvoltura impertinente; ma alla sera cadde in una malinconia orribile. Andò a chiudersi in camera, dalla finestra della quale vedeva gli alberi del parco, minacciosi giganti nella chiarezza della notte, e udiva il suono irritante del piano. Pensava che era lungi da ogni consorzio, nella impossibilità di passare una giornata differente da quella che finiva.

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