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— Preferisco — disse Calmi, punto sconcertato — le donne semplici.

— Secondo lei, dunque, io sono complicata.

— Peggio ancora: vuol parerlo.

— Allora, non sono realmente complicata?

Fu Calmi, questa volta, che gettò via la sigaretta, dicendo con voce grave: — Guardi che bel cielo! Quando ero bambino mi assicuravano che al di sopra di questa vòlta azzurra c’è il paradiso, e che le stelle sono gli occhi degli angeli. L’ho creduto, e fui molto infelice il giorno che seppi esser tutto quell’azzurro nient’altro che aria e tutto quell’oro materie incandescenti. È stato un dolore inutile. Non era meglio dirmi subito la verità?

— E perchè fu ingannato a proposito del cielo, ora non crede più a nulla in terra?

— Credo alle dimostrazioni matematiche — rispose l’avvocato accendendo un’altra sigaretta.

— Del resto — esclamò Lydia a un tratto

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