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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Lydia.djvu{{padleft:187|3|0]] finite le feste. Nelle piccole riunioni Lydia si annoiava, trovandosi spesso fra persone ostili, che commentavano malignamente ogni sua parola, ogni gesto vivace, e li commentavano tanto più ch’ella sembrava sfidare la società co’ suoi modi liberi e decisi nell’ostentazione del male. Saltando a piè pari l’analisi sperimentale della vita, ne aveva preso come sintesi il concetto pessimista, trovandosi per tal modo a guisa di una bimba negli abiti di una nonna. Me che monta? La gente pensava ch’ella avesse già attraversati i periodi fisiologici che conducono le bimbe a diventare nonne.

Amiche non ne contava più. Venivano in casa sua in qualità di amici Calmi, Lante, due o tre ufficiali superiori, un deputato povero a cui la dote di Lydia sarebbe andata benissimo; ma tutte queste persone non l’occupavano affatto. Li riceveva sdraiata sulla dondolante, col sigarette tra le labbra, cono-

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