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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Lydia.djvu{{padleft:200|3|0]] fatto con tutti, leggermente, per divertirsi, per essere brillante, per occupare gli altri di sè.

Ma l’ufficiale, poco pratico dei labirinti di un cuore femminile, avvezzo a tutt’altre donne, credette fosse il caso di arrischiare tutto per tutto, e la prese d’assalto violentemente, una sera, che l’aveva trovata sola in giardino.

Lydia, rivoltata, lo respinse con forza, poi strappando un ramo d’acacia lo frustò sul viso, inseguendolo per il viale fino a che lo ebbe cacciato a guisa di un cane. Rientrò in casa eccitatissima, urlando per la rabbia, furiosa che un uomo avesse osato trattarla a quel modo.

La sua ira contro gli uomini crebbe; rincarò la dose dei motti pungenti, delle sfide audaci. Avrebbe voluto che tutti insieme avessero una faccia sola per frustarla di nuovo. Ma in mezzo a tanto furore non poteva stare senza uomini.

Era per lei un bisogno di sentire quei passi

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