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Calmi sorrise. In quegli anni di frequente vicinanza si erano giudicati meglio. Avevano lo spirito fatto per comprendersi; solo si somigliavano troppo, e da questa somiglianza nasceva piuttosto un urto che una simpatia. Per lunghissimo tempo erano rimasti l’uno di fronte all’altra in attitudine di sfida, guardandosi sospettosamente, entrambi scettici e orgogliosi.

Lydia aveva accolto senza inventario tutto quanto si diceva a proposito di lui. Lui si era sempre mischiato a quelli che sparlavano di Lydia. Eppure avvenne che, conoscendosi, tutto quel materiale di sprezzo ammucchiato a furia di sarcasmi, cedesse lentamente e, quasi specchiandosi a vicenda, si compatissero.

— Lei, Calmi, è scettico; deve dunque credermi quando le assicuro che non ho più fede in nulla.

— Se le credessi farei già una concessione al mio scetticismo.... Tuttavia, le voglio credere ora.

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