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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Lydia.djvu{{padleft:235|3|0]] volevano bene ancora, ma non si comprendevano più.

Costanza Jeronima, rimasta orfana, ed entrata come sorella nella Croce Rossa, prima di partire per una lontana spedizione, venne a salutare Lydia. Le due fanciulle si abbracciarono con molta commozione, ma Costanza era la più forte. Il tempo della lotta — poiché anche per lei c’era stata una lotta, ed aspra, e dura — non esisteva più. Aveva vinto. Sopra il suo volto di santa, un colorito vivace indicava l’equilibrio del corpo collo spirito. L’orgoglio patrizio non era scomparso dagli occhi azzurri, dolcissimi; ma si era trasformato in una più grande dolcezza, in una abitudine continua di misericordia e di pietà.

Nel lasciarsi, forse per sempre, rammentarono sorridendo il loro motto d’una volta.

— Sei rimasta fedele al tuo — disse Lydia — O tutto o nulla. Voleva aggiungere, avvezza com’era allo scherzo: — Ed io al mio:

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