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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Lydia.djvu{{padleft:244|3|0]] mi voglia sposare. Credi che non mi fa nemmeno un bricciolo di corte?

— Che è dunque?

— Un amico.

— Platonico! — fece Thèa con un riso stridulo. — E gli altri?

— Oh! gli altri mi prenderebbero, credo; qualcuno per i miei begli occhi, e tutti per la mia dote; ma non me ne piace alcuno.

— Non conviene avere un ideale troppo vasto.

— Ma io non ho ideali. Cerco solamente un uomo che mi piaccia.

— È già troppo.

— Devi considerare — disse Lydia con una certa alterigia — che il mio caso non è quello di una povera ragazza, obbligata a maritarsi per forza, per non restare a carico dei parenti, per avere una casa, un pane, che so io! La signorina Lydia non ha bisogno di un marito.

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