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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Lydia.djvu{{padleft:265|3|0]] reva animatamente con uno sconosciuto, in piedi tutti e due.

Volle ritirarsi, ma Thèa le gridò: — Vieni, vieni!

Lo sconosciuto si voltò verso chi entrava, e Lydia rimase colpita, guardando, come all’apparire di una visione.

— Keptsky! — mormorò.

— Siete vecchi amici, lo vedo bene; — si pose a dire ridendo la baronessa — le fotografie sono ormai così perfezionate che non c’è più bisogno di presentazione. Tuttavia, pour la forme: Il conte Keptsky, mio cugino: la mia cara amica, contessina Lydia Valdora.


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