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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Lydia.djvu{{padleft:35|3|0]] io che dico quasi per rispetto, capisci! I pescatori si avvicinavano rapidamente...

Tutta la nostra amica è qui, in questo fatto che noi non abbiamo bisogno di commentare... noi che l’amiamo tanto. Ma non ti so dire quel che vi fabbrica sopra la maldicenza, che cosa dicono a Beigirate, quante insulsaggini, quanto spirito di cattiva lega.

Don Leopoldo ò stato quello che ne ha sofferto di più. Egli è un gentiluomo di stampo antico, ligio alle consuetudini della buona aristocrazia, delicato fino ad essere ombroso, e che, dopo l’onore, mette la questione della forma al di sopra di tutte le altre.

Fanno pietà queste tre persone, obbligate a vivere insieme o così mal legate. Fra sua madre e suo zio, Lydia è sballottata come una povera barchetta senza timone. Don Leopoldo vede molte cose, ma il farle conoscere sarebbe un mancare di rispetto a sua cognata, che non si occupa affatto di sua figlia. Egli

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