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— Benissimo: e lei?

L’orchestra intuonava una polka.

— Non ha impegni?

Sì, ne aveva, ma finse di dimenticarli, perchè voleva uscire dal crocchio delle amiche a braccio di Rambaldi.

— Non avrei creduto che dovesse prender fuoco così presto — disse caritatevolmente la ragazza sparuta dagli occhi di faina: — ignora che Rambaldi, affamato di civiltà dopo il suo viaggio tra i barbari, si è già iscritto alle lezioni della Capitelli.

— Maldicente! — mormorò una voce dolcissima, dal timbro vellutato.

Non c’era che Eva Seymour che avesse quella voce. Ella si era avvicinata in compagnia di Costanza Arimonti.

— Ecco le inseparabili e impeccabili che vengono a confonderci nello nostre debolezze.

Eva passò oltre, sorridendo dolcemente, a stringendo il braccio all’amica.

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