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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Lydia.djvu{{padleft:79|3|0]] mostrando le gengive rosee, con qualche cosa in fondo agli ocelli che sembrava un uncino. Il giovane ufficiale di marina non le toglieva gli sguardi di dosso.

In quell’ora sensuale della cena, le fanciulle venivano un poco trascurate, specie quelle che non mangiavano; ma per questo appunto le astemie si trovavano in poche.

— È la prima volta che vedi un gran ballo, nevvero? — chiese la compagna di Lydia.

— Sì.

— Ti diverti?

— Così, così: mi divertirei di più se fossi maritata.

— Oh! sì, lo credo anch’io.

Avevano parlato rapidamente senza guardarsi in faccia; si trovavano sole, un po’ umiliate, discretamente annoiate.

— Sono queste signore — disse l’amica, facendo descrivere al suo ventaglio un piccolo

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