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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Lydia.djvu{{padleft:94|3|0]] la sensazione di trovarsi sola e senza difesa in un campo nemico, fra due uomini che la desideravano disprezzandola, e uno che giurava di amarla senza avere il coraggio di difenderla. Comprese in quel momento quanta viltà si annida nel cuore dell’uomo, dell’uomo che la società le mostrava sempre ossequioso e pieno di delicati riguardi.

— Oh! no, no — si affrettò a ribattere con audacia, servendosi dell’arme stessa, — io non sono niente affatto poetica, non ho sogni rosei, e non contemplo dolcemente nulla e nessuno.

Sorrise anche lei, ammiccò anche lei, sentendosi nel petto un’ira sorda e come un velo davanti agli occhi. Avrebbe voluto schiaffeggiare il duca; le faceva veramente rabbia colla sua faccia da cretino; ma nessun segno della lotta interna apparve a turbare il suo visetto roseo, ch’ella rinfrescava agitando lievemente il ventaglio.

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