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mistero. 97

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Nel sogno.djvu{{padleft:111|3|0]] ardenti come bragie, quegli occhi che facevano paura a Maria, per cui la dolce fanciulla pensava: Mio Dio, che cosa ci sarà dentro?

Andava ancora a sedersi sul suo picco solitario, e di là slanciava nella valle certi canti che sorprendevano Maria. Non era più la nenia monotona dei loro due nomi riuniti; erano canti nuovi, strani e soavemente belli. Forse — rifletteva Maria — ella fa come gli uccellini; appena nati pigolano e poi cantano.

La dolce fanciulla stava ad ascoltarla. A tratti una parola bizzarra entrava a far parte della canzone. Una frase specialmente la colpiva e perchè le era ignota e perchè Mària la pronunciava con una particolare inflessione di voce, quasi languente, morente nello spasimo: sospiro per te!

Maria ripeteva a bassa voce: “sospi-

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