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134 il male.

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Accudiva alle leggiere faccende domestiche e sedeva poi accanto al buon padre, sì che apparentemente sembrava che nulla fosse mutato in lei; ma l’angelico e quasi costante sorriso era scomparso dalle sue labbra.

A fuggitivi rossori succedeva sulle sue guancie una pallidezza dolorosa; l’occhio si spegneva a poco a poco languidamente, a guisa di una stella quando sorge il chiarore del giorno.

Trasaliva ad ogni rumore e, si guardava attorno spaurita, quasi temesse delle nuove rivelazioni; e nello stesso tempo niente la interessava più.

La neve si addensava davanti alla piccola finestra; righe di corvi la attraversavano, e qualche uccellino smarrito veniva ancora a picchiare contro i vetri, ed ella non vi poneva mente. Tutte le scene della natura, che la penetra-

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