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152 il male.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Nel sogno.djvu{{padleft:166|3|0]] loro illusioni e le loro dolcezze, lasciandolo nuovamente solo e più vicino alla meta . . .

Prostrato davanti alla croce che egli ora non avrebbe abbandonata mai più, si batteva il petto, e sospirando gemeva: — Anima mia confessati!

Poteva egli sentirsi innocente e tranquillo davanti a quella croce che gli parlava di due morti? Che cosa aveva fatto per difendere e per proteggere le creature a lui affidate? Sempre la voce turbata di Mària chiedentegli la benedizione lo perseguitava come un rimorso; e più ancora la soavissima, la divina voce di Maria, quando gli aveva detto: Tu pure mi hai ingannata.

Ma che cosa egli aveva fatto? Aveva creduto di poter compiere da solo quello a cui non riuscirono milioni di martiri e di eroi, quello che Dio non permette

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