< Pagina:Neera - Nel sogno.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

l'asceta. 5

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Nel sogno.djvu{{padleft:19|3|0]]Fuori dei boschi, nei cespugli sparsi, nei licheni arrampicanti, nei grossi ciuffi di rododentro, nelle ágavi, nelle ériche, nelle felci, nelle macchie brune e sinuose del muschio, nell’atteggiamento rigido dei rami delle brughiere si disegnavano ombre vaghe di persone oranti, di braccia erette al cielo, come se dalla natura tutta venisse in quell’ora e in quel luogo un irresistibile bisogno di preghiera.

Tornando ad alzare la fronte, il prete vide tutto ciò. Quei monti, quel cielo, quegli alberi, quello spazio, erano da molti anni i suoi amici, i compagni muti eppure intendenti del suo fervido innalzamento a Dio. Con un placido sguardo egli abbracciò le vette fin le più lontane, apparenti quasi nubi al disopra delle altre. Un profondo sentimento d’amore, una parentela misteriosa lo univa a quei colossi che dalla terra guardavano il

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.