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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Nel sogno.djvu{{padleft:63|3|0]] tetro rumore del torrente che muggiva in fondo. Vi aveva spesso invitato la dolce sorella, che timida e paurosa non ardiva seguirla, onde ella restavasene sola, affascinata dal nero vuoto, dove i suoi occhi si fissavano con un’ansia inquieta di ricerche; e quando la vertigine incominciava a prenderla, quando le si mozzava il fiato, quando il battito del cuore le si arrestava improvvisamente come sotto la stretta di una mano misteriosa, gettava un lungo urlo pieno di voluttà e di terrore. Si allontanava allora pallida e muta.
D’estate, nelle ore in cui il sole percuoteva la montagna, seduta a testa nuda sul suo picco, si tuffava in un bagno di raggi, piacendosi a sentire i morsi del calore, resistendovi con una sensazione di dilatamento nella pelle, di immedesimazione, quasi, che somigliava ad una conquista.