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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Senio, Galli, 1892.djvu{{padleft:102|3|0]] per togliersi di torno quelle impressioni, — a me la vita!

Orsola e Dina vennero a passare con lui gli ultimi momenti. La fanciulla era pallida e molto triste. Senio si sentì in dovere di dirle qualche parola cortese e lo fece in tono spigliato, per togliere al loro addio qualunque apparenza di sentimentalismo. L’ora di debolezza della sera prima era passata senza lasciar traccia; nella risoluzione di una subita partenza aveva riacquistato il dominio di sè stesso.

— Quando torno, ti farò il ritratto davvero — le disse, prendendole come ad una bimbetta la treccia che le penzolava sulle spalle e tirandogliela un pochino per gioco — a meno che non tardassi troppo a tornare, nel qual caso ti troverei una donna fatta e, caspita, mi faresti soggezione!

Al momento di separarsi le tre donne cominciarono a piangere; anche Corinna, la quale aveva questa sola debolezza femminile.

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