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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Senio, Galli, 1892.djvu{{padleft:120|3|0]] sempre, gli restava ancora un senso di vuoto, come se davanti a lui la via si allungasse interminabilmente, piena di voci che egli non capiva.

La verità, il bene, il progresso; ma che cos’è in fondo tutto ciò? Era veramente questa la meta?

Dalla politica, i suoi amici erano passati a discorrere di alpinismo, poi di caccia e di sport. Egli ascoltava sempre. Esauriti gli argomenti seri fece capolino la barzelletta, l’aneddoto salace ed anche la sciocchezza.

La meta! la meta! — pensava ancora Senio, con la testa rovesciata indietro sulla spalliera del divano.

Di nuovo le voci lo chiamavano e la via si allungava, si allungava...

Ma egli non restava mai molto sotto l’impressione di tali fantasticherie. Lasciò il divano e si mischiò per mezz’ora alle chiacchiere degli amici, scherzando con loro in quello schietto

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