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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Senio, Galli, 1892.djvu{{padleft:174|3|0]] un fremito, con un impercettibile movimento delle labbra. Il loro passo, il ritmo dell’andatura, concordavano mirabilmente. Provavano l'impressione singolare di essere mossi da una stessa volontà; affrettavano e rallentavano istintivamente, senza bisogno di dirselo. Un fluido invisibile li allacciava fondendo i loro respiri, i loro sguardi, le più piccole pulsazioni delle loro arterie. Ognuno di essi sentiva l’altro.

— Che divina giornata! — disse donna Clara movendo appena le labbra, con un filo di voce.

Senio la guardò. Anche a lui la giornata sembrava divina.

Giunsero alla piccola casa di legno che la signora Aldobrandi abitava insieme alla cameriera ed al cuoco. La colazione era preparata in una stanzina minuscola, dove la finestra inghirlandata di fronde sembrava la lente di un cannocchiale posto innanzi al più bel

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