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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Senio, Galli, 1892.djvu{{padleft:208|3|0]] d’affetto decise di andarla a trovare subito. Non sapeva precisamente che cosa le avrebbe detto; ubbidiva ad un sentimento di mezza bontà colla speranza vaga che ciò gli tornerebbe proficuo e che glie ne sarebbe tenuto conto.

I quindici giorni trascorsi lontano da lei, i ragionamenti fatti, altre idee, altre impressioni, lo avevano disposto alla continuazione di rapporti calmi e sereni.

Ma appena messo piede sulla soglia del salotto azzurro si pentì di esser tornato; il pallore di donna Clara, lo scatto col quale gli mosse incontro, le sue lagrime mute e appassionate gli mostrarono tutto l’abisso che c’era fra di loro. Non si sarebbero intesi mai più, mai più!

Ella cominciò a parlare dolcemente del passato. Vi si aggrappava con la tenacità del naufrago; le sembrava di farlo risorgere. Senio, irrigidito dalla vista delle lagrime, si trince-

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