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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Senio, Galli, 1892.djvu{{padleft:218|3|0]] da guardaroba. Dina collocò il lume in alto, sullo sporto della finestrina, e non essendovi sedie si appoggiò ad una cassapanca, coll’orecchio teso e attento a sentire se si svegliava l'ammalata.

— Ma dunque che cos’è? Non ha mai avuto nulla, era così robusta! — mormorava Senio a bassa voce, un po’ soffocato dall'emozione e dalla novità dell’ambiente.

— Una malattia di cuore, dice il medico. Fino a ier l’altro non accusava alcun dolore; ieri notte improvvisamente restò quasi soffocata; siamo venute subito io e la zia, e non l’abbiamo abbandonata più...

Uno scoppio di pianto interruppe le sue parole; non uno scoppio brusco e rumoroso, ma un piangere sommesso di persona abituata a frenarsi e che sente quasi il pudore delle lagrime.

Senio mosse alcuni passi su e giù per il corridoio, fermandosi davanti all’uscio della

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