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— Prenda; è la pozione calmante ordinata dal dottore. È buona; starà meglio dopo.

Egli bevette macchinalmente, e poi ebbe l'impressione di una mano morbida che gli rimboccava le lenzuola, che gli toccava la fronte e le guancie.

— Sta bene così? Dormirà adesso?

Dormì un poco, di un sonno agitato tratto tratto per il dolore del malleolo che gli traeva gemiti lunghi, strazianti.

E nuovi sogni lo avvolsero, dolci, terribili, ingenui, angosciosi — sembrandogli a un tratto di essere ancora bambino sui ginocchi di Corinna, rivedendola tale e quale, con un grembiule nero su cui erano stampate certe teste di gallo che non aveva dimenticate mai. Poi sembrandogli invece di essere sepolto con lei sottoterra e che il coperchio mal chiuso della cassa gli premesse sulla caviglia onde pregava la sorella di liberarlo; e questa preghiera fatta in sogno sotto l'im-

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