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Appoggiato a quella donna che conosceva il segreto di tutte le delicatezze e di tutte le pazienze, che era stata il testimonio unico della sua caduta, e verso la quale non sentiva più nè vergogna nè esitazione, Senio si incoraggiò.

Non erano gli amici, cioè i rivali, cioè il mondo, che lo vedevano accasciato come un vecchio sulla gruccia e che assistevano alla sua profonda umiliazione; era lei, Ernesta, che dopo di essere stata la sua infermiera, diventava la sua confidente, la sua amica. Con una calma inalterabile lo sorreggeva, camminava, si fermava, pratica oramai di ogni sua debolezza, risparmiandogli perfino la noia di chiedere o la gruccia più forte o la sedia più adatta, perchè ella sapeva già tutto quanto potesse occorrergli; ed egli, come non si pigliava soggezione di lei, così anche non si pigliava nessun riguardo.

Una brutta parola, uno sgarbo, tutto quanto

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