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La piccola stazione, appena si fu aperta al viaggiatore che la attraversò frettolosamente, subito si richiuse con uno strepito di catenacci, con un rincasare rapido dei due o tre facchini inferraiolati fin sopra le orecchie. E nulla più apparve di abitato, di umano, di accessibile.

Il nevischio fischiava portato da un vento di tramontana, che riempiva l'aria di puntine ghiacciate. Nessuna porta, nessuna finestra aperta; ritirate le insegne delle botteghe, sospeso qualunque veicolo; le vie ingombre dalla neve caduta di fresco, alta, soffice, dentro cui si affondava a mezza gamba.

Ogni linea del paese era alterata; il campanile appariva più grosso, le case sembravano schiacciate sotto l’ampio mantello bianco; tutte le macchie, i rilievi erano spariti; smussati gli angoli, riempiti i vani, esagerate le propor-

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