< Pagina:Neera - Teresa.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

— 4 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Neera - Teresa.djvu{{padleft:10|3|0]]

— Ma ditemi un poco, se c’è stato senso comune a fabbricare un paese in queste condizioni, coll’acqua sul capo! Dietro all’argine il suolo digrada con un pendìo spaventoso, e laggiù, quella buca, dove hanno fabbricato il loro maledetto paese, par proprio la coppa destinata al brindisi.

Il tenente dei carabinieri, piemontese e calmo, ammutolì; e non sapendo che cosa rispondere alle brillanti sì, ma poco opportune osservazioni del suo superiore, si accontentò di fare: — Hem! Hem!

La gente accorreva da tutti gli sbocchi, piagnucolando, imprecando, interrogandosi gli uni gli altri, urtandosi, facendosi avanti, senza complimenti, senza riguardi.

Assalivano di domande i due ingegneri mandati dal governo, dando pareri, suggerendo.

Gli ingegneri rispondevano: Sì, sì! frettolosi, chini sul fiume, tentando col piede la resistenza dell’argine nei punti più deboli.

— Che gradi abbiamo, Toni?

— È salito ancora di mezzo centimetro — rispose il barcaiuolo, dopo aver accostato il testone grigio alla pietra, facendosi lume con un fiammifero.

Un gemito scoraggiante serpeggiò nella folla. Qualcuno, che non aveva compreso, domandava: Che cosa? Che cosa?

— È salito ancora mezzo centimetro.

Un gruppo di donne circondano il sindaco:

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.