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Tutta la famiglia era a tavola; la signora Soave, con due fettine di limone sulle tempia, lagnandosi dolcemente; l'esattore rosso in faccia, sbuffante; le gemelle silenziose; l'Ida, versando di soppiatto un po’ di minestra nel bicchiere.

Teresina, in mezzo a quelle persone note, a quelle persone che ella chiamava i suoi cari, che per vent’anni avevano esclusivamente occupato il suo cuore, si sentiva quasi straniera. L’amore la isolava, la assorbiva con quell’egoismo tirannico che è uno de’ suoi principali caratteri.

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